CERCANDO IL “PERFECT FOOD”

Quali sono i cibi “naturali”? E le produzioni “rispettose dell’ambiente”? Che impatto hanno le filiere produttive sul paesaggio che ci circonda, o sullo stesso futuro del pianeta? E le scelte quotidiane in tema di alimentazione sulla nostra cultura, benessere o stile di vita?
Queste e altre domande, alle quali non esiste risposta univoca, accompagnano in modo più o meno consapevole ogni giorno milioni di consumatori nel personale approccio all’alimentazione: un tema attualissimo, che richiede di orientarsi tra enormi quantità d’informazioni generali o tecniche, a volte complesse.
Termini come “tracciabilità”, “DOP e IGP”, “biologico”, “km 0”, “extra vergine”, “OGM”, “vegano” e così via, sono ormai ampiamente diffusi nell’uso quotidiano, ma il rispettivo significato non sempre è completamente chiaro ai consumatori.
E questi concetti interagiscono indissolubilmente anche con la filiera delle olive da tavola e dell’olio extra vergine di qualità europei.
Sono molti i fattori culturali, economici, produttivi, di marketing, che sottendono al possibile orientamento del consumatore: la sintesi delle variabili in gioco nella scelta del prodotto alimentare non è standardizzabile poichè dipende da fattori quali il contesto, gli obiettivi, il personale approccio all’alimentazione, i continui aggiornamenti apportati da ricerca e innovazione produttiva.
Tuttavia, promuovere scelte il più possibile consapevoli resta la “stella polare” da seguire: un processo attraverso il quale ciascuno di noi può fondare le scelte su un’informazione il più possibile corretta ed esauriente.
È, questa, la ricerca del “Perfect Food”: una logica che punta a costruire attivamente, non più da semplice consumatore bensì da attivo “prosumer”, l’orientamento nella scelta del prodotto alimentare.
In questo percorso, il supporto che si intende fornire è aperto al contributo di tutti quanti vogliano apportare utili conoscenze, informazioni o nozioni sui metodi di produzione, trasformazione, confezionamento, distribuzione e consumo dei prodotti olivicoli, con particolare attenzione alle valutazioni sugli impatti ambientali.
Sono temi complessi tanto per il consumatore quanto per l’ambiente, sui quali non potrà mai esistere una visione univoca: tale approccio, però, ha il merito di portare all’attenzione della pubblica opinione valori fondamentali spesso troppo poco considerati, come quelli che sono in grado di esprimere le produzioni olivicole di eccellenza europee.